Quali saranno le aliquote IRPEF 2022 ?

Per il 2022 le aliquote IRPEF subiscono alcune variazioni.
La legge di Bilancio dello Stato italiano 30 Dicembre n.234 introduce significative modifiche riguardanti la tassazione delle persone fisiche.
In particolare, all'art. 2 è sancito che il reddito sarà tassato al netto degli oneri deducibili in base ai seguenti scaglioni:
a) fino a 15.000 euro, 23 per cento;
b) oltre 15.000 euro e fino a 28.000 euro, 25 per cento;
c) oltre 28.000 euro e fino a 50.000 euro, 35 per cento;
d) oltre 50.000 euro, 43 per cento.
Dalla prima lettura del testo normativo si apprende subito che, rispetto alla precedente previsione, gli scaglioni passano da cinque a quattro, venendo meno il quarto scaglione, il quale per i redditi da 55.001 a 75 mila euro, prevedeva che l'aliquota IRPEF da corrispondere sulla parte eccedente la quota di 55 mila euro fosse pari al 41%.
Tuttavia, le novità non si limitano solo all'eliminazione di questo scaglione, bensì riguardano anche la rimodulazione delle percentuali e dei massimali.
Per una più semplice analisi, si riporta la precedente normativa, quella operativa fino al 2021:
1° scaglione reddito compreso tra 0 e 15 mila euro l’aliquota IRPEF era pari al 23%;
2° scaglione reddito compreso tra 15.001 e 28 mila euro l’aliquota IRPEF era pari al 27%;
3° scaglione reddito compresi tra 28.001 e 55 mila euro l’aliquota IRPEF era pari al 38%;
4° scaglione reddito compreso tra 55.001 e 75 mila euro l’aliquota IRPEF era pari al 41%;
5° scaglione reddito oltre i 75 mila euro l’aliquota IRPEF era pari al 43%.
Analizzando nel dettaglio, quindi, le modifiche apportate dalla Legge di Bilancio 2022, appare evidente che queste non siano omogenee, ma interessino alcune fasce di reddito e non in forma proporzionale.
Pertanto, con questa riforma alcuni contribuenti si ritroveranno soggetti ad una tassazione inferiore, mentre altri necessariamente ad una tassazione superiore, anche senza aver visto aumentare la propria capacità reddituale.
Tuttavia, per i redditi inseriti negli scaglioni più bassi, pur non essendo intervenuta una rimodulazione dell'aliquota IRPEF, probabilmente a causa del numero troppo elevato di cittadini destinatari, si confermano alcuni sgravi fiscali che compensano in tal senso la mancata proporzionalità della modifica delle percentuali.
Si ricorda, che le aliquote fiscali vanno applicate non in senso assoluto ed estensivo su tutto il reddito, ma solo sulla parte eccedente.
Pertanto, se un cittadino avesse nel 2022 un reddito pari a 33.000 euro al netto degli oneri deducibili (eventuali costi e spese che diminuiscono il reddito, prima fra tutte la contribuzione INPS), questi sarà soggetto ad una tassazione IRPEF così modulata:
23% fino a 15.000 Euro;
25% da 15.000 a 28.000 Euro;
35% per la parte di reddito compresa tra 28.000 e 33.000 Euro.
Per quanto riguarda i lavoratori dipendenti, al fine di verificare l'effettivo importo imponibile, si ricorda che essendo generalmente poche per loro le casistiche relative agli oneri deducibili, sarà necessario quindi verificare prevalentemente le eventuali detrazioni spettanti.
Per quanto riguarda, invece, i lavoratori autonomi, i professionisti e gli imprenditori, al fine di verificare la corretta tassazione, sarà necessario invece indagare accuratamente quelli che sono tutti gli oneri deducibili, ovvero i costi che in particolare sostengono per l'esercizio della propria attività lavorativa.
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